Print Mail Pdf

_E2A7569

 

 

Giornata dei poveri, dal 2017 una grande “festa della carità”

 

Una «Giornata mondiale dei poveri» perché «in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi». Con queste parole papa Francesco, il 13 giugno del 2017, a conclusione del Giubileo straordinario della Misericordia, ha indetto la giornata dedicata ai più bisognosi, che ogni anno si celebra nella domenica che precede la solennità di Cristo Re. Un'iniziativa per stimolare la Chiesa globale e i credenti a reagire «alla cultura dello scarto e dello spreco» facendo propria la «cultura dell’incontro». Una spinta che, però, non è rivolta soltanto ai fedeli, ma a tutti gli uomini e le donne di buona volontà al di là dell’appartenenza religiosa, perché si apra il cuore alla solidarietà e alla fraternità concreta.

 

Una settimana di iniziative per i poveri

La sesta edizione della Giornata mondiale, organizzata come sempre dalla Sezione per le questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’Evangelizzazione, si terrà il prossimo 13 novembre, con la messa presieduta da Papa Francesco nella basilica di San Pietro e il consueto pranzo offerto ai poveri in Aula Paolo VI. Ma le iniziative per la Giornata annuale non si esauriscono nel programma della domenica. La richiesta che non ci si limiti all’evento di un solo giorno è arrivata nel 2017 direttamente dal Papa: «Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata mondiale dei poveri, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e aiuto concreto». Negli anni, infatti, le diocesi e le parrocchie italiane si sono mobilitate con entusiasmo per organizzare celebrazioni, esperienze, progetti di ogni tipo per coinvolgere e aiutare i poveri che abitano le strade delle città. «In questa domenica, - ha detto il Papa nel suo messaggio di presentazione della Giornata, - se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avviciniamoci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo». Moltissime le realtà parrocchiali, le associazioni di volontariato vicine alle persone emarginate che negli anni sono state coinvolte nell’organizzazione dell’evento a Roma e nelle diocesi italiane. Tantissimi anche i benefattori e gli operatori sanitari, che con grande generosità rispondono alla chiamata del Papa e continuano ad offrire fondi e prestazioni gratuite.

 

Le scorse edizioni

Poveri al centro, dunque. Il titolo della prima Giornata mondiale, che si è celebrata il 19 novembre 2017, non a caso, è stato proprio «Non amiamo a parole ma con i fatti». Sin dall'inizio, il Dicastero ha pensato di offrire ai bisognosi un Presidio sanitario solidale, aperto su veri e propri ospedali mobili e disponibile agli utenti per tutta la settimana che precede la domenica della celebrazione con il Santo Padre. Si tratta di aree mediche predisposte per analisi cliniche e visite specialistiche. Nel 2019, per la terza edizione, il grande concerto gratuito diretto dal maestro Nicola Piovani in Aula Paolo VI, «per i poveri e con i poveri». Dopo lo stop per la pandemia, nel 2020, in cui si è mantenuta soltanto la celebrazione eucaristica in San Pietro, l’edizione dello scorso anno è stata quella del rilancio. La crisi sanitaria e quella economica hanno aperto spazi per nuove povertà e aggravato le sacche di indigenza già presenti. Per volontà di Papa Francesco, così, per la Giornata mondiale dei poveri del 2021, sono stati consegnati pacchi alimentari a circa 40 Case famiglia di Roma e 5mila “kit” di ausili sanitari di prima necessità per la salute e la cura della persona a circa 60 parrocchie della diocesi. Oltre al sostegno attraverso la distribuzione di alimenti e medicinali, sono state pagate le bollette di gas e corrente elettrica per 500 nuclei familiari in difficoltà economiche. Il 2021 è stata anche l’edizione in cui il Santo Padre ha incontrato ad Assisi, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, un gruppo di 500 poveri provenienti da diverse parti d’Europa, trascorrendo con loro un momento di ascolto e preghiera. Testimonianze di grande vicinanza e supporto concreto a chi ha più bisogno, per rispondere alle necessità di questo tempo.

Giornata dei poveri, dal 2017 una grande “festa della carità”

 

Una «Giornata mondiale dei poveri» perché «in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi». Con queste parole papa Francesco, il 13 giugno del 2017, a conclusione del Giubileo straordinario della Misericordia, ha indetto la giornata dedicata ai più bisognosi, che ogni anno si celebra nella domenica che precede la solennità di Cristo Re. Un'iniziativa per stimolare la Chiesa globale e i credenti a reagire «alla cultura dello scarto e dello spreco» facendo propria la «cultura dell’incontro». Una spinta che, però, non è rivolta soltanto ai fedeli, ma a tutti gli uomini e le donne di buona volontà al di là dell’appartenenza religiosa, perché si apra il cuore alla solidarietà e alla fraternità concreta.

 

Una settimana di iniziative per i poveri

La sesta edizione della Giornata mondiale, organizzata come sempre dalla Sezione per le questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’Evangelizzazione, si terrà il prossimo 13 novembre, con la messa presieduta da Papa Francesco nella basilica di San Pietro e il consueto pranzo offerto ai poveri in Aula Paolo VI. Ma le iniziative per la Giornata annuale non si esauriscono nel programma della domenica. La richiesta che non ci si limiti all’evento di un solo giorno è arrivata nel 2017 direttamente dal Papa: «Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata mondiale dei poveri, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e aiuto concreto». Negli anni, infatti, le diocesi e le parrocchie italiane si sono mobilitate con entusiasmo per organizzare celebrazioni, esperienze, progetti di ogni tipo per coinvolgere e aiutare i poveri che abitano le strade delle città. «In questa domenica, - ha detto il Papa nel suo messaggio di presentazione della Giornata, - se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avviciniamoci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo». Moltissime le realtà parrocchiali, le associazioni di volontariato vicine alle persone emarginate che negli anni sono state coinvolte nell’organizzazione dell’evento a Roma e nelle diocesi italiane. Tantissimi anche i benefattori e gli operatori sanitari, che con grande generosità rispondono alla chiamata del Papa e continuano ad offrire fondi e prestazioni gratuite.

 

Le scorse edizioni

Poveri al centro, dunque. Il titolo della prima Giornata mondiale, che si è celebrata il 19 novembre 2017, non a caso, è stato proprio «Non amiamo a parole ma con i fatti». Sin dall'inizio, il Dicastero ha pensato di offrire ai bisognosi un Presidio sanitario solidale, aperto su veri e propri ospedali mobili e disponibile agli utenti per tutta la settimana che precede la domenica della celebrazione con il Santo Padre. Si tratta di aree mediche predisposte per analisi cliniche e visite specialistiche. Nel 2019, per la terza edizione, il grande concerto gratuito diretto dal maestro Nicola Piovani in Aula Paolo VI, «per i poveri e con i poveri». Dopo lo stop per la pandemia, nel 2020, in cui si è mantenuta soltanto la celebrazione eucaristica in San Pietro, l’edizione dello scorso anno è stata quella del rilancio. La crisi sanitaria e quella economica hanno aperto spazi per nuove povertà e aggravato le sacche di indigenza già presenti. Per volontà di Papa Francesco, così, per la Giornata mondiale dei poveri del 2021, sono stati consegnati pacchi alimentari a circa 40 Case famiglia di Roma e 5mila “kit” di ausili sanitari di prima necessità per la salute e la cura della persona a circa 60 parrocchie della diocesi. Oltre al sostegno attraverso la distribuzione di alimenti e medicinali, sono state pagate le bollette di gas e corrente elettrica per 500 nuclei familiari in difficoltà economiche. Il 2021 è stata anche l’edizione in cui il Santo Padre ha incontrato ad Assisi, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, un gruppo di 500 poveri provenienti da diverse parti d’Europa, trascorrendo con loro un momento di ascolto e preghiera. Testimonianze di grande vicinanza e supporto concreto a chi ha più bisogno, per rispondere alle necessità di questo tempo.