1/Domenica della Parola di Dio 2024, le interviste ai catechisti e ai lettori
Justin Ragoonanan, 35 anni, sarà istituito catechista il 21 gennaio. Viene dalla diocesi di Port of Spain, nelle Antille.
Quando hai sentito la chiamata a metterti al servizio come Catechista?
«La mia chiamata a impegnarmi nella catechesi e ad annunciare il Vangelo è arrivata quando avevo appena compiuto 20 anni. Circa 15 anni fa mi è stato chiesto di assistere le catechiste della mia comunità nella formazione dei piccoli che si preparavano alla Prima Comunione. Anche mia madre è una catechista e mi sono ispirato alla sua testimonianza. Ho dato il mio "sì" a questo ministero perché lo vedevo come un modo per rimanere vicino a Gesù e crescere nella mia fede mentre aiutavo gli altri a crescere nella loro.
Che ruolo ha il catechista nella tua Chiesa diocesana e nel tuo Paese?
«Nella mia diocesi e nel mio Paese, il catechista ha un ruolo molto importante nell'evangelizzazione ma anche nella “rievangelizzazione” delle persone. Nella nostra diocesi non c'è un numero adeguato di sacerdoti per servire tutte le parrocchie, quindi i catechisti hanno assunto il compito di mantenere viva la fiamma della fede, soprattutto nelle comunità rurali».
Quali emozioni provi al pensiero che riceverai il ministero di Lettore dalle mani di Papa Francesco?
«In tutta onestà, la mia prima sensazione è quella di indegnità e di estrema ansia mista a un po' di eccitazione. Prego ogni giorno per il Santo Padre, ma non avrei mai sognato di partecipare a una Messa con lui».